Costruito nel 1717 per volere di Caterina I, il palazzo che oggi ne porta il nome, nacque come sontuosa residenza esitva. Già nel 1752 tuttavia, l'edificio non rispettava più gli esigenti canoni della nobiltà pietroburghese e su volere di Elisabetta, figlia di Caterina, la residenza fu abbattuta e ricostruita in stile rococò. Il palazzo era noto già nel XVIII secolo per l'incredibile ricchezza dei suoi decori, 100 kg d'oro furono impiegati per ornare stucchi e fregi della possente facciata lunga più di 320 metri. Nel corso di un'importante opera di restauro sono state impiegate le tecnologie IBIX per la rimozione di depositi tenaci nella facciata monumentale.